“The Village Project” è un progetto di ripopolamento e di cooperazione allo sviluppo, sito nell’area della Birmania orientale, in supporto del popolo Karen colpito dalla repressione dell’esercito birmano.
La popolazione Karen, in prevalenza di religione cristiana, ha subito negli ultimi 70 anni le politiche di feroce repressione, segregazione e pulizia etnica attuate dalla leadership birmana che hanno compromesso drasticamente la vivibilità all’interno delle provincie dello Stato Karen aumentando a dismisura il fenomeno degli IDPs (profughi interni) e dei rifugiati che trovano riparo nei campi profughi nella confinante Thailandia.
Tuttavia il sovraffollamento delle strutture, il sorgere all’interno dei campi di focolai di malaffare, alcolismo, traffico di sostanze stupefacenti, cooptazione di minori per il mercato della prostituzione, mancanza totale di prospettive socio-economiche, hanno reso questa soluzione estremamente sconveniente al fine di voler garantire la normale sopravvivenza di una popolazione all’interno della propria area di appartenenza.
Con la visione di superare la fase dell’emergenza e segnare una svolta rispetto al processo di pura accoglienza in campi profughi ed infine, per favorire la naturale riappropriazione degli storici domini etnici e culturali, si è inaugurato nel 2019 il progetto di edificazione di un primo villaggio dedicato alla reintroduzione dei profughi Karen all’interno di una zona sicura di sviluppo sociale.
Ad una prima fase di geolocalizzazione dell’area più adatta alla costruzione della nuova comunità ne è seguita una seconda in concerto con le autorità dello stato Karen e del distretto interessato dalle attività umanitarie come il KDHW (Dipartimento Karen per la Salute ed il Welfare), la KNDO (autorità di pubblica sicurezza) e le rappresentanze politiche territoriali espressione della KNU (organo politico dello Stato Karen) atta all’acquisizione dell’area ed all’inserimento nel contesto sociale pre esistente.
Una volta acquisita l’area di edificazione si è proceduto ad includere nel progetto le realtà agricole e/o di allevamento (bovinocultura, ovinocultura) che già esistevano ed operavano nella zona e che assumono pertanto un ruolo centrale nella sezione del progetto dedicata all’autosostentamento alimentare ricevendo un supporto strutturale ed economico dal budget di progetto.
Nella fase di costruzione delle strutture si è iniziato con la realizzazione della “Main House” polifunzionale che potrà operare come centro direzionale, polo assembleare, clinica e scuola.
Fanno seguito nel progetto le realizzazioni di almeno 30 case per altrettanti nuclei familiari. Ogni struttura è dotata di servizi sanitari ed il progetto prevede, in una distinta fase, la costruzione e la realizzazione di un sistema di deflussi di acque nere ed una rete elettrica alimentata della corrente del fiume adiacente l’area del villaggio. La costruzione e l’acquisto di materiali hanno tenuto in primaria considerazione le risorse umane ed economiche locali interne allo stato Karen.
Il progetto prevede di realizzare inoltre per ogni nucleo abitativo una congruente fonte di sostentamento agricolo al fine di garantire l’autosufficienza alla comunità che andrà ad abitare il nuovo villaggio.